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Una gigantografia stampata con effetto negativo, relativa al luogo dove erano stati
collocati i container abitativi del villaggio operaio di AlpTransit ad Airolo.
Gli spazi “di meno” sono ciò che è rimasto di quel paese sconosciuto: un grande prato vuoto che ancora conserva, nei solchi rimasti, gli spazi “che furono”. L’alterazione in negativo dell’immagine forza ulteriormente la dualità della visione: il vuoto contiene soltanto il ricordo di ciò che è stato, in una riproduzione che non concede nulla alla rappresentazione reale ma che, al contempo, rende palese il passaggio di quelle identità invisibili.
miki tallone
